PRIVATO


  • Come prima cosa devi sapere che non tutti i rifiuti derivanti da una demolizione possono essere conferiti presso un centro di recupero.

  • L’impianto potrà ritirare mattoni/mattonelle/piastrelle/calcestruzzo ecc, preferibilmente privi di impurità (es. pezzi di carta, plastica legno, cavi, vetro ecc.), altrimenti il costo sarà maggiore.

  • Puoi portare direttamente tu il rifiuto all’impianto, con il tuo mezzo, purché:

    · la quantità non superi i 30 kg (o 30 l);
    · il trasporto sia occasionale e saltuario (complessivamente, non più di quattro volte l'anno);
    · non vengano comunque superati i 100 kg (o 100 l) l'anno.

  • Nel caso in cui il trasporto venga effettuato da una ditta esterna, è necessario che la stessa sia iscritta nella categoria 4 dell’Albo Gestori Ambientali. La verifica può essere fatta direttamente dal sito www.albonazionalegestoriambientali.it, nella sezione “Elenco Iscritti”. Si ricorda che i mezzi agricoli, dal punto di vista normativo, non sono ritenuti idonei al trasporto dei rifiuti.

  • Prima del conferimento è consigliabile contattare l’impianto per informarsi e concordare il conferimento.



    IMPRESA

  • I centri di riciclaggio non sono tutti uguali, ed operano in base a specifiche autorizzazioni provinciali che definisco la tipologia di rifiuti conferibili e le modalità di gestione. Prima del conferimento è necessario verificare se l’impianto di riferimento può accettare i vostri rifiuti.

  • In generale, vengono individuate le seguenti tipologie di materiali:

    1. Materiale proveniente da demolizioni stradali: materiale ottenuto dallo scavo, dalla demolizione o dalla fresatura della pavimentazione stradale costituito da materiale degli strati di fondazione non legati e degli
    strati di fondazione stabilizzati con leganti idraulici e da manti d’asfalto o asfalto fresato.

    2. Materiale provenienti dalle demolizioni di opere edili e non edili: materiale costituito da diverse frazioni minerali quali calcestruzzo, mattoni (cotti o in silico-calcare), pietra naturale e altri.

  • Ci sono alcune tipologie di rifiuto che non possono essere conferite direttamente agli impianti di riciclaggio, ma devono essere separate in cantiere, a volte gestite da personale specializzato, e smaltite secondo specifiche normative, ad esempio:

    · materiali da costruzione e demolizione contenenti amianto;
    · rifiuti da spazzamento delle strade (ad eccezione del ghiaino invernale che può essere conferito, previa autorizzazione dell’impianto);
    · parti minerali dalla selezione di residui di discariche;
    · materiali isolanti minerali ovvero rifiuti in fibre minerali (es. lana di roccia);
    · terra contaminata con oli o terra da risanamenti.

  • In ogni caso, se il rifiuto è indifferenziato o contiene molte impurità, saranno richiesti maggiori costi di gestione.

  • Nel caso di macerie pulite, tipo calcinacci o similari, calcestruzzo non armato e piastrelle, privi di impurità come legname, plastiche o altro, che non sono state a contatto con manufatti, rivestimenti o altri elementi in amianto, o altri inquinanti, tendenzialmente non vengono richieste analisi chimiche.

  • Nel caso invece di miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, o comunque rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, invece, è necessario verificare la non pericolosità del rifiuto. Questo, anche al fine di assegnare il corretto codice identificativo del rifiuto che, dal punto di vista normativo, è un obbligo del produttore.

  • L’impresa, può trasportare autonomamente i propri rifiuti, purché sussistano determinati requisiti, tra i quali ad esempio (elenco NON esaustivo):

    · il trasporto avvenga con un veicolo di proprietà o in usufrutto o in leasing;
    · il veicolo sia guidato personalmente dal proprietario o da un suo dipendente;
    · il trasporto non costituisca attività economicamente prevalente;
    · il rifiuto da trasportare, per caratteristiche merceologiche, abbia stretta attinenza con l'attività principale dell'impresa;

    In questo caso, l’impresa dovrà essere in possesso della licenza al trasporto in conto proprio, a meno che il trasporto non venga effettuato con autoveicoli di massa complessiva fino a 6 tonnellate.

  • Nel caso non sussistano i requisiti precedenti, l’impresa non può trasportare i propri rifiuti ma deve affidarsi ad un trasportatore autorizzato (iscrizione nella categoria 4 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali).

  • Durante il trasporto è necessario dotarsi di apposito formulario di identificazione del rifiuto; fa eccezione ad esempio il produttore iniziale di rifiuti non pericolosi che trasporti gli stessi occasionalmente e saltuariamente  (non più di 4 volte l'anno), in quantità inferiori ai 30 kg (o 30 l) al giorno, e comunque per meno di 100 kg (o 100 l) l'anno.

  • Si consiglia comunque di contattare l’impianto di recupero prima del conferimento.